Peso-prezzatrici
Serie K - Peso-prezzatrice
Un'unica macchina per pesare ed etichettare
Pesatura+etichettatura
La Peso-Prezzatrice è una selezionatrice ponderale abbinata ad una o più etichettatrici che, dopo aver pesato il prodotto, è in grado di trasmettere alla stampante i dati (peso, prezzo, scadenza, informazioni del produttore) che debbono essere riportati sull’etichetta. L’etichetta viene poi applicata sul prodotto dalla stampante stessa.
Considerando i tempi strettissimi che intercorrono tra queste varie fasi, il processo di stampa avviene praticamente in tempo reale.
Per consentire la massima libertà di progettazione dell’etichetta, Nemesis fornisce insieme alla peso-prezzatrice un laptop nel quale sono già installati due programmi: NiceLabel, per la creazione grafica delle etichette e SAVUltra Editor, software di proprietà Nemesis per la gestione dei programmi, che armonizza la grafica dell’etichetta con i dati di pesatura ottenuti dalla bilancia e successivamente invia il segnale di stampa alla stampante.
Con SAV Ultra Editor è possibile creare e tenere a memoria fino a 9999+ programmi prodotto / PLU. In questo modo, grazie ai software già installati e configurati, l’avviamento della macchina è semplice e veloce.
Per formare l’utente sull’utilizzo dei software, viene organizzato un corso tecnico personalizzato.
Esistono diverse tipologie di peso prezzatrici, a seconda del tipo di etichetta voluta, del punto dove questa deve essere applicata o se serve applicarne più di una.
Si tratta della versione più standard. Grazie ad un gruppo pneumatico, l’etichetta prodotto dalla stampante viene soffiata con un getto d’aria sopra il prodotto. E’ l’applicazione più semplice. Il prodotto non deve avere criticità particolari, la superficie e le dimensioni del prodotto devono essere adatte per questo tipo di macchina.
In caso di prodotto più complesso, si usa l’etichettatrice a pistone pneumatico. Qui l'etichetta viene aspirata dal pistone, si avvicina al prodotto senza toccarlo, poi viene sparata con aria compressa da un punto molto ravvicinato. Tale sistema di applicazione è noto per la sua estrema precisone.
Vi è anche la versione con pistone di contatto. In questo caso il pistone arriva a fine corsa toccando il prodotto. E’ un sistema più invasivo ed è adatto a prodotti resistenti.
Qui la stampante e il relativo gruppo di applicazione vengono montati sotto i nastri trasportatori ed inseriti tra due nastri di uscita. I nastri della macchina diventano pertanto 4, di cui 2 di uscita.
Il gruppo applicatore può essere a cinghioli motorizzati, che portano l’etichetta verso l’alto, pronta per attaccarsi al prodotto quando passa sopra ai nastri. Lo stesso applicatore può essere anche a sfrido, ovvero su rulli folli, non motorizzati dove staziona l’etichetta in attesa del prodotto. Quando il prodotto vi passa sopra, l’etichetta viene trascinata e si attacca.
Come quella superiore, può essere ad aria compressa o a pistone, l’etichetta viene applicata sulla parte laterale del prodotto. La tipologia più diffusa è quella a pistone, perchè l’etichettatrice ad aria solitamente è già meno precisa di quella a pistone anche nella versione dall’alto, applicarla orizzontalmente poi è estremamente difficile.
Questa applicazione è richiesta di solito sui prodotti grandi, sulle scatole, le casse etc. Si utilizza allo scopo una paletta sempre pneumatica, basculante che strappa l'etichetta dalla stampante e la applica sul fronte. Ovviamente l’applicazione è più lenta.
E’ la macchina per applicare un’etichetta fatta a “C” o a bandella, ovvero di forma sottile e molto lunga che abbraccia tutto il prodotto, dalla parte sottostante a quella sovrastante.
Per farlo, ci vogliono due cinghioli motorizzati installati uno a fianco dell’altro che afferrano il prodotto, lo sostengono e lo portano al centro dell’applicatore dove scende la bandella sul prodotto.
Nel caso di prodotti rotondi come cocomeri, meloni o simili, innanzitutto la macchina deve montare 2 nastri trasportatori gemelli reclinabili a V, in modo tale da consentire un agevole controllo e trasporto del prodotto. L’etichettatrice sarà una stampante superiore con applicazione dell’etichetta mediante un getto d’aria compressa.
A seconda della necessità di produzione, si possono realizzare anche versioni combinate di peso-prezzatrici abbinando diversi sistemi di applicazione: a “C” e Superiore, Inferiore e Superiore, etc. Quando vi è più di una stampante, entrambe possono essere collegate alla bilancia oppure solo una delle due. In quest’ultimo caso, la seconda stamperà un’etichetta contenente solo informazioni generali senza peso o prezzo.
Tutte le “Peso-Prezzatrici Nemesis” lavorano con lo stesso tipo di etichetta termica che si annerisce quando viene scaldata, generando scritte.
Esistono due tecniche per scaldare l’etichetta nelle stampanti termiche:
La scelta della tipologia di stampa dipende dall’applicazione e dal prodotto da etichettare. Le "Peso Prezzatrici Nemesis" sono adatte ad entrambi i sistemi di stampa quindi è una scelta del cliente.
Per definire la giusta Peso Prezzatrice, occorre chiarire alcuni requisiti essenziali:
Considerando che ci sono dei tempi di stampa da rispettare, più grande sarà l’etichetta e minore sarà il numero di etichette che si potranno stampare al minuto.
I bordi dell'etichetta solitamente sono prestampati, ma se occorre stampare anche nei bordi più esterni, la macchina deve prevedere il BACKFEED, ovvero l’etichetta deve rientrare nella stampante per il secondo passaggio di stampa.
Le etichette sono attaccate su una carta di supporto e avvolte in un rotolo. L’avvolgimento può essere interno o esterno in base appunto al verso di posizionamento. E’ un aspetto molto importante perché determina la curvatura che prende l’etichetta, soprattutto man mano che il rotolo si esaurisce e si va verso l’interno del rotolo. Qui le etichette si curvano molto e a seconda del sistema di applicazione può diventare più difficile attaccarle al prodotto.
Nemesis consiglia rotoli di etichette con avvolgimento interno perché per l’applicatore della macchina è più facile aspirare un’etichetta a forma concava che una convessa.
Ogni tipologia di macchina prevede delle dimensioni minime e massime di etichette da stampare. Sotto o sopra una certa soglia dimensionale, il gruppo di applicazione non riesce a prenderle ed applicarle. Esiste un range di dimensioni ottimali, con le quali la macchina raggiunge la velocità massima. Se l’etichetta è di dimensioni troppo grandi, il processo viene rallentato o può rischiare di bloccarsi.
Nel caso di etichette più grandi di 100 x 120 mm circa, è consigliabile l’applicatore a pistone dall’alto perché la dimensione dell’etichetta è uno dei fattori che la rende più volatile in aria. Un’etichetta grande è anche più volatile e quindi si riduce la precisione di applicazione.
Se occorre un’etichetta grande quanto il prodotto, occorre valutare bene il limite minimo e massimo.
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